Dyson Supersonic: è veramente il phon migliore in commercio?

Se ti sei innamorato dell’asciugacapelli Dyson Supersonic, magari anche per il suo design particolare o per la sua aura di innovatività o per la fama del brand, tanto che sei disposto a spendere i 400 euro di prezzo necessari a farlo tuo, non abbiamo motivi per sconsigliarti l’acquisto.

Ci sono phon validi come il Dyson con prezzo minore?

Se invece ti stai chiedendo se per avere prestazioni del livello del Dyson Supersonic sia proprio necessario spendere 400 euro o se non sia possibile acquistare un altro phon con prestazioni equivalenti a un prezzo molto inferiore, possiamo risponderti che sì, è possibile: diversi modelli messi alla prova nel nostro test hanno avuto risultati sostanzialmente comparabili a quelli del Dyson.

In realtà, apparecchi con prestazioni simili al Dyson, disponibili a un prezzo inferiore, esistono, eccome. Per esempio un altro ottimo apparecchio è il Babyliss Asciugacapelli digitale 6750DE, che ha risultati di qualità globale ottimi, vicinissimi a quelli del Dyson (75/100), asciuga quasi altrettanto bene, è risultato addirittura più comodo da usare e più ergonomico, e costa 130-155 euro.

Per chi poi non punta a un phon di alta gamma, nel nostro test abbiamo trovato diversi apparecchi di buona qualità che costano molto meno: alcuni addirittura a partire dai 20-30 euro, e hanno valide prestazioni.

Cosa ha di speciale? Il sistema di emissione dell’aria

La particolarità dell’asciugacapelli Dyson è il sistema di emissione dell’aria, totalmente diverso da quello dei phon tradizionali. Tutti gli asciugacapelli includono due componenti fondamentali:

  • un meccanismo per soffiare l’aria, di solito una ventola assiale, ovvero una ventola in cui l’aria spostata si muove parallelamente all’albero attorno al quale ruotano le pale;
  • un elemento riscaldante (quello che noi tutti chiamiamo ‘resistenza’) per innalzare la temperatura dell’aria soffiata.

La particolarità del Dyson è che il meccanismo di pompaggio dell’aria è diverso, e decisamente inconsueto:

  • il motore preleva l’aria da una serie di fori posti in fondo al manico;
  • l’aria sotto pressione esce attraverso un ugello anulare, che circonda il corpo dell’asciugacapelli, che è cavo;
  • la forma particolare della fessura di uscita dell’aria, per un noto effetto fisico, richiama altra aria attraverso il corpo cavo e causa, in questo modo, una moltiplicazione della spinta della ventola: in pratica, è un sistema molto più efficiente per soffiare l’aria.

Questo sistema consente all’apparecchio di essere più leggero (non serve una ventola troppo grossa) e in particolare anche molto silenzioso, per lo stesso motivo.

Perché il flusso d’aria potente fa bene ai capelli

L’asciugatura dei capelli col phon è dovuta a un doppio effetto:

  1. il calore, che fa evaporare velocemente l’acqua;
  2. il flusso d’aria, che ha un’azione meccanica sull’umidità, rimuovendola.

Pensiamo a quando si stende un bucato all’aperto: se c’è molto sole si asciuga più in fretta, ma se ci sono insieme vento e sole si asciuga in un attimo. Ma c’è di più: quando c’è molto sole, senza vento, il bucato si asciuga per essiccazione, e resta di conseguenza più ruvido e stropicciato. Quando si asciuga al vento, invece, per rimozione meccanica dell’umidità, resta più liscio e morbido. Con i capelli avviene più o meno lo stesso: una asciugatura dovuta a un forte flusso d’aria tenderà a lasciarli più lisci, rispetto a una dovuta in parte maggiore al calore.

Punti forti del phon Dyson? I test non mentono…

Da recenti e accurati test di laboratorio il Dyson effettivamente è risultato il migliore, ma molti altri modelli sono usciti molto bene dalle prove effettuate.

  • Flusso d’aria (misurato alla massima potenza). Dovrebbe essere il punto di forza del Dyson. Ha un flusso d’aria pari a 167 m3/h, che gli vale un giudizio di quattro stelle (buono). Tuttavia anche il Babyliss ha un flusso che merita quattro stelle: 159 m3/h. Ma c’è di più: un altro apparecchio testato, il Remington Hydraluxe Pro EC9001, ha un flusso d’aria ancora superiore, 176 m3/h, meritando cinque stelle per questo aspetto.
  • Velocità del flusso d’aria (massima potenza). Ottima la prestazione di Dyson in questa prova: 134 km/h, contro una media dei phon di 87 km/h. Babyliss bene, ma si ferma a 111 km/h.
  • Uniformità della temperatura. È un aspetto molto importante, soprattutto perché la temperatura non deve arrivare ai 100 °C, per non danneggiare il capello. Nessun phon del test raggiunge questa temperatura, comunque. Dyson per uniformità delude un po’: la temperatura oscilla fino a 4 °C nella regolazione media, fino a 6 °C alla regolazione massima. La media di tutti gli apparecchi è un’oscillazione di 3 °C alla temperatura media e di 4 °C alla massima. Babyliss fa meglio: solo 2 °C e 3 °C, rispettivamente.
  • Temperatura dell’aria. Anche in questa prova Dyson è sostanzialmente allineato con i modelli di buona qualità, ma non emerge.
  • Prova di asciugatura. Dyson è leggermente migliore di tutti gli altri apparecchi con qualsiasi regolazione, ma svetta decisamente quando la regolazione della temperatura è intermedia.
  • Rumore. Questo è un altro punto di forza assoluto di Dyson: è molto più silenzioso di qualsiasi altro asciugacapelli. Se la media dei phon testati è di 84 decibel (equivale a circa il rumore di una moto che ti passa accanto), il Dyson stacca con i suoi 78 decibel, che corrisponde a circa la metà (ricordiamo che i decibel sono in scala logaritmica): pur sempre equivalente al rumore di una strada trafficata, ma molto meno di qualsiasi altro modello.
  • Comodità d’uso ed ergonomia. Pur meritando quattro stelle, il Dyson ha alcuni piccoli difetti che gli tolgono la medaglia d’oro. I fori sul manico, attraverso cui passa l’aria, potrebbero essere chiusi dalla mano di chi lo utilizza e i pulsanti, piccoli e tondi, non sono agevolissimi da usare. Anche la simbologia dei pulsanti potrebbe essere più chiara (ma si impara in fretta, sono solo quattro). Altri modelli sono andati meglio da questo punto di vista, Babyliss in testa (cinque stelle).

Prova pratica sul phon Dyson Supersonic

Le impressioni d’uso da parte di chi lo ha provato confermano i test di laboratorio:

  • l’asciugatura è rapida,
  • il flusso d’aria è potente
  • l’aria non è mai eccessivamente calda;
  • apprezzata anche la maneggevolezza, il peso e la compattezza dell’asciugacapelli, che è poco più grande di un phon da viaggio e sta più che comodamente in una valigia.

Gli accessori inclusi nel Dyson Supersonic e come usarli

Nel Dyson Supersonic sono inclusi alcuni accessori, compresi nel prezzo. La prima caratteristica molto particolare e comoda degli accessori è che sono ad attacco magnetico: questo significa che si fissano al phon semplicemente avvicinandoli, senza bisogno di ghiere né di incastri. Ecco quali sono e come usarli.

  • Beccuccio concentratore: concentra il flusso d’aria, da usare insieme a una spazzola o a un altro accessorio per realizzare styling.
  • Beccuccio lisciante: per chi ha i capelli tendenzialmente lisci, da usare muovendo il phon dall’alto verso il basso, dalla radice alla punta, passando le mani tra i capelli, come se fossero una sorta di pettine.
  • Diffusore: per capelli ricci o mossi, grazie ai dentini sporgenti permette di arrivare alla radice dei capelli senza scottare la pelle; si può usare tenendo il phon sopra la testa, toccando il meno possibile i capelli, oppure andando a testa in giù e raccogliendo i capelli nel diffusore.
  • Gentle Air: per capelli fini e delicati, attenua la potenza del soffio.
  • Tappetino di gomma per appoggiarlo, astuccio per riporlo, anello per fissare il cavo dopo averlo arrotolato.

Esiste poi una gamma di accessori aggiuntivi, che si possono acquistare a pagamento. Da notare che tutti gli apparecchi del test sono dotati di beccuccio e diffusore. Molti sono dotati di una quantità maggiore di accessori: bisogna però valutare quali ci servono davvero, perché in generale incidono sul prezzo.

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